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Oronzo Persano “Apeiron” – Pianista: ALEXANDER HINTCHEV

Alexander Hintchev è un pianista straordinario per bravura e cultura. La coniugazione delle radici musicali italo bulgare lo ha reso musicista ben oltre le aspettative che la semplice scuola di Vincenzo Vitale ha sperato di ottenere attraverso i suoi discepoli senza lasciare purtroppo sostanziali tracce nel panorama internazionale. D'altra parte Oronzo Persano manifesta un linguaggio a grandi linee di natura Skrjabiniana, il che è apprezzabile per la natura concettuale della composizione Apeiron presentata. Filippo D'Eliso Play Video
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Emma Antonuccio su “Cinque invenzioni per chitarra”

“ Dopo il silenzio, ciò che meglio descrive l’inesprimibile è la musica.” Aldous Huxley ( scrittore e filosofo britannico ) Gran parte del repertorio esistente per chitarra classica è scritto per strumento solista, per duo o, più raramente, per trio, quartetto od orchestra di chitarre. Molto ricco anche il repertorio cameristico. Al contrario, la chitarra è stata impiegata come strumento solista con orchestra. Il compositore e chitarrista Oronzo Persano, attualmente docente presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, è musicista,...
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Emma Antonuccio su “Aspettando i Barbari”

“ Non credete soltanto a ciò che vedete. È più profondo lo sguardo dei poeti. Per loro la Natura è un giardino di casa”. Kavafis Le liriche di Kavafis hanno spesso carattere epigrammatico ed essenziale; lo stile è caratterizzato da un vena ironica, rivelatrice di un atteggiamento disincantato verso la realtà. La poesia, occasione di nobilitazione e di riscatto dalla miseria umana, è per Kavafis fondamentalmente memoria, rielaborazione di un passato che se da un lato è biografico dall’altro si…

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Emma Antonuccio su “Carpe Diem” con Emilio Mazzotta alla tromba

Emilio Mazzotta ha collaborato con diverse orchestre di teatri italiani quali l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Maggio Musicale Fiorentino e il Petruzzelli di Bari. Attualmente ricopre il ruolo di prima tromba dell’Orchestra Sinfonica di Lecce e Salento. Il chitarrista e compositore Oronzo Persano è docente presso il Conservatorio di Stato "Tito Schipa" di Lecce". La sua carriera concertistica lo ha visto partecipare, anche come solista, in molte formazioni cameristiche. Parallelamente alla camera concertistica ha iniziato dal...
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Emma Antonuccio su “Concerto Monografico – Luminose Solitudini”

La creatività nasce spesso da un momento solitario. Einstein, ad esempio, si concedeva lunghe passeggiate in compagnia dei suoi pensieri. Mozart amava comporre musica da solo. Dylan Thomas ha scritto un intero libro di poesie (Twenty-five poem, 1936) ritirandosi in una piccola casa sul mare. Gli esempi di introversi famosi sono infiniti. L’arte e la scienza devono molto a paesaggi solitari, stanze vuote e allontanamento dalle distrazioni del mondo. Oronzo Persano, docente presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce ,...
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Emma Antonuccio su “Le tre fabulae”

L’amore per il mondo classico ha avuto nella maturità artistica di Oronzo Persano una rilevanza particolare, un amore anche trasmesso dalla madre. Ma Oronzo è contemporaneamente attento alle nuove influenze stilistiche, agli innovativi modi di attacco ed effetti sonori ottenibili con strumenti a corda in genere, alle sperimentazioni e alle estetiche musicali, alla ricerca timbrica. Così attingendo al mondo antico Oronzo compone “ Le tre Fabule“. Le Fabulae (Miti o Racconti) sono una raccolta di brevi storie scritte nel II…

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Alessio Di Benedetto – Kronos detronizzato nel XX secolo

KRONOS DETRONIZZATO NEL XX SECOLO Annichilire il tempo, fermarlo, ridurlo a buco nero della nostra falsa coscienza è la vibrazione fonica che anima la musica di Oronzo Persano. Le avanguardie del Novecento hanno scarnificato la meccanica temporalità classica. Nel contempo egli presta orecchio alla filosofia eraclitea, ne è il complementare. Se non ci si può bagnare due volte nella stessa acqua (Kronos-Töpos), il tempo assume una valenza che può essere resa solo con il puntillismo sonoro che lascia ampi spazi…

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Video e Recensione di Maria Mikołajewicz su “Aspettando I Barbari”

"Aspettando i barbari" - una poesia di Kostantinos Kavafis fu scritta nel 1898 ad Alessandria sotto l'influenza degli eventi in Sudan, dove gli inglesi soppressero la rivolta di Mahdi e conquistarono il paese. La poesia ha ispirato molti artisti a venire più tardi. Nella poesia "Aspettando i barbari", Kostantinos Kavafis evoca un'immagine di persone impazienti nell'attesa del cambiamento. Non riescono più a creare nulla di se stessi, la loro forza, la loro fantasia, l'invenzione sono finiti. Sentono voci di barbari...
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Recensione di Emma Antonuccio su “Aspettando i Barbari”

“S’è fatta notte, e i barbari non sono più venuti. Taluni sono giunti dai confini, han detto che di barbari non ce ne sono più. E adesso, senza barbari, cosa sarà di noi? Era una soluzione, quella gente” Konstantinos Kavafis “La lingua che usa Kavafis ha la facoltà di trascendere gli avvenimenti, di mescolare il passato con il presente, di abolire le coordinate temporali e spaziali, grazie alla quale fatti ed avvenimenti del passato diventano attuali, assumono le dimensioni di…

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La scomparsa della musica. Musicologia col martello

Luglio 07, 2019 La scomparsa della musica. Musicologia col martello di Antonello Cresti e Renzo Cresti, a cura di Stefano Sissa. Con interventi di Giancarlo Cardini, Donella Del Monaco, Enrica Perucchietti, Pino Bertelli, Novaeuropa Edizioni, 2019 “Mio caro padrone domani ti sparo farò di tua pelle sapon di somaro ti stacco la testa ch’è lucida e tonda così finalmente imparo il bowling”. Paolo Pietrangeli, 1969 Ouverture “Non si tratta di mettere la musica al servizio della rivoluzione, ma piuttosto di…

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